AREA MARINA PROTETTA DELL’ISOLA DI CAPRI, ARRIVA LA SVOLTA: I SINDACI SARANNO CONVOCATI PRESTO A ROMA PER LA ZONIZZAZIONE DEFINITIVA


Ultimi passi verso per definire di concerto con il Ministero per l’Ambiente annunciati del direttore generale del Mase, l’ammiraglio Francesco Tomas, nel corso della riunione del Tavolo del Mare

Anacapri, 19 maggio 2025 – L’Isola di Capri è più vicina all’istituzione dell’area marina protetta: entro poche settimane le amministrazioni locali saranno convocate a Roma presso il Ministero per l’Ambiente per definire ufficialmente la zonizzazione definitiva dell’Area Marina Protetta.

Lo certifica l’esito del convegno organizzato ad Anacapri dal Tavolo del Mare che ha visto la partecipazione del capo della segreteria del sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Energetico con delega alle Aree Protette, l’avvocato Ettore de Conciliis, del direttore generale del Mase, l’ammiraglio Francesco Tomas, del professor Gianni Russo, Ordinario di Ecologia presso l’università Parthenope di Napoli e autore di studi sui fondali marini e di Tonino Miccio, presidente del coordinamento nazionale dei direttori delle aree protette Federparchi.

L’annuncio della convocazione a Roma dei sindaci di Capri e Anacapri è stato dato proprio dall’ammiraglio Tomas nel corso dei lavori.

L’incontro con il Tavolo del Mare è arrivato subito dopo l’episodio che ha visto una nave da crociera fare il cosiddetto inchino ai Faraglioni, “tre giganti” simbolo di Capri, evento discutibile in senso ambientalistico controbilanciato in parte dalla notizia dell’avvistamento dopo tanto tempo proprio nelle acque di Capri di un esemplare di foca monaca.

Nel corso del confronto con le associazioni di categoria dell’isola, si è discusso dei criteri da seguire nell’istituzione della zona protetta nell’area dei Faraglioni con la previsione di un’attenuazione dei divieti proposti dalle proposte formulate nell’ottobre del 2023 nell’ottica di preservarne la fruibilità turistica senza però venir meno ai necessari criteri di tutela ambientale di un habitat unico al mondo.

Sono state poste quindi nuove condizioni che consentiranno di riscrivere il regolamento e compiere insieme gli ultimi passi verso l’istituzione dell’area marina protetta. In particolare, si è discusso dello scorporo dell’area protetta di Punta Campanella.

“L’incontro, ha dichiarato il presidente del coordinamento nazionale dei direttori delle aree protette Federparchi, Tonino Miccio – al di là di chiarire ruolo e competenze delle Amp, ha evidenziato la disponibilità del Mase a concertare con le amministrazioni locali eventuali aggiustamenti che servano a far combaciare le esigenze dell’ambiente con quelle dell’economia locale. Lo scopo è quello di vedere nascere una Amp che possa essere rappresentativa dello sviluppo in un ambiente protetto e di altissima qualità.

Con l’istituzione dell’area protetta di Capri, il Golfo di Napoli sarà il primo a vantare l’intera superficie coperta da parchi marini.

“Siamo fiduciosi di aver trovato la quadra rispetto alle diverse esigenze e sensibilità relative al tema – dichiara Lorenzo Coppola, presidente di Federalberghi Isola di Capri e fra i principali fautori dell’incontro di Anacapri – Ci sono grandi possibilità che nel corso del prossimo incontro a Roma si possa trovare la soluzione definitiva per l’istituzione del parco marino. L’esito di questo incontro – conclude Coppola – è la conferma che, quando il sistema associativo di Capri lavora insieme si riescono a raggiungere risultati che soddisfano il bene comuni nella piena approvazione di tutte le parti interessate”.

“La sfida ardua nel costruire il parco marino protetto isola di Capri – ha aggiunto Coppola -è quella di creare un giusto equilibrio fra la tutela ambientale che deve essere al primo posto in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile e una importante imprenditoria che si è sviluppata nell’opera di valorizzare le bellezze che l’isola offre. Lo scopo dell’istituzione deve essere rivolto proprio a questo: la ricerca dell’equilibrio fra il sostenibile dal punto di vista ambientale che è un pre requisito per la nostra attività turistica e la sostenibilità economica”.
Comunicato Stampa Federalberghi

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