Il Comune di Capri ha deliberato l’avvio di una strategica operazione di recupero dei crediti derivanti da sentenze giudiziarie, approvando con delibera di Giunta n. 198 del 19 agosto 2025 una proposta che segna una svolta nella gestione finanziaria dell’ente. La decisione, assunta all’unanimità durante una seduta in videoconferenza presieduta dal Sindaco Paolo Falco, rappresenta un importante passo verso il risanamento delle finanze comunali attraverso il recupero di somme già riconosciute dall’autorità giudiziaria.
Una riorganizzazione strategica delle competenze
La deliberazione trae origine dalla riorganizzazione interna dell’ente, formalizzata con la delibera di Giunta n. 96 del 29 aprile 2025, che ha attribuito all’Ufficio Affari Legali la competenza specifica per il recupero dei crediti derivanti da sentenza. Questa scelta organizzativa si inserisce nel quadro normativo delineato dall’articolo 89 del Testo Unico degli Enti Locali, che riconosce agli enti locali ampia discrezionalità tecnica nell’organizzazione dei propri uffici, purché nel rispetto dei criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione.
La ricognizione effettuata dai vari settori comunali ha evidenziato una situazione creditoria consolidata, suddivisa per competenze settoriali e aggiornata all’11 agosto 2025. Particolarmente significativo è il coinvolgimento di tutti i settori dell’ente: dall’Urbanistica ed Edilizia privata alla Polizia Municipale, dai Lavori Pubblici al settore Finanziario, ciascuno chiamato a fornire il proprio contributo nella mappatura dei crediti recuperabili.
L’esternalizzazione come risposta alla carenza di competenze specialistiche
La scelta di esternalizzare l’attività di recupero crediti nasce dalla constatazione di una carenza di specifiche figure professionali interne in grado di espletare le complesse procedure esecutive richieste. Questa decisione trova pieno fondamento nella giurisprudenza amministrativa, che ha chiarito come l’affidamento di servizi legali specialistici rientri nelle prerogative degli enti locali quando finalizzato al perseguimento dell’interesse pubblico.
Nel caso di Capri, trattandosi di recupero di crediti già liquidati dall’autorità giudiziaria, l’attività si configura come vera e propria esecuzione di titoli giudiziali, richiedendo competenze specialistiche che giustificano il ricorso all’esternalizzazione.
Il rispetto dei principi di equilibrio finanziario
La deliberazione si inserisce nel rigoroso rispetto dell’articolo 162 del Testo Unico degli Enti Locali, che stabilisce i principi fondamentali del bilancio degli enti locali. L’attività di recupero crediti rappresenta infatti un’operazione di risanamento finanziario che contribuisce al mantenimento dell’equilibrio di bilancio, principio cardine della gestione degli enti locali.
La Giunta ha espressamente valutato la conformità dell’operazione ai principi di equilibrio finanziario, evidenziando come il recupero di crediti già riconosciuti dall’autorità giudiziaria costituisca un’entrata certa che contribuisce al miglioramento della situazione patrimoniale dell’ente. Questa valutazione assume particolare rilevanza alla luce della normativa sul pareggio di bilancio e sui vincoli di finanza pubblica che interessano gli enti locali.
La disciplina degli affidamenti e il nuovo Codice dei Contratti
L’affidamento del servizio legale dovrà avvenire nel pieno rispetto del Decreto Legislativo n. 36/2023, il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, e del regolamento comunale per il conferimento degli incarichi legali, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 78 del 17 luglio 2025. Questa scelta metodologica garantisce il rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e parità di trattamento che caratterizzano gli affidamenti pubblici.
La delimitazione dell’oggetto dell’affidamento
Particolarmente significativa è la precisazione contenuta nella delibera circa l’oggetto specifico dell’affidamento. L’attività di recupero comprenderà esclusivamente le spese legali e gli importi di sorta capitale liquidi ed esigibili indicati nei provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Resta invece di competenza dei singoli settori l’attività consequenziale di riscossione di eventuali importi aventi titolo esecutivo in provvedimenti amministrativi non inficiati da vizi di legittimità.
Questa distinzione riflette la complessità della materia del recupero crediti pubblici, dove occorre distinguere tra crediti derivanti direttamente da sentenze e crediti derivanti da atti amministrativi. La giurisprudenza ha infatti chiarito che il riconoscimento di debiti fuori bilancio degli enti locali segue procedure specifiche disciplinate dall’articolo 194 del TUEL.
Le responsabilità settoriali e il coordinamento operativo
La delibera prevede un articolato sistema di responsabilità che coinvolge tutti i settori dell’ente. I responsabili dei singoli settori sono chiamati a fornire assistenza amministrativa al legale incaricato e a segnalare ulteriori eventuali crediti derivanti da sentenza entro il 31 ottobre 2025. Questa scadenza rappresenta un elemento di flessibilità che consente di integrare la ricognizione iniziale con eventuali crediti emersi successivamente.
Il coordinamento dell’intera operazione è affidato al Settore I – Affari Generali, che dovrà procedere all’individuazione dei legali da incaricare nel rispetto della normativa vigente. Questa centralizzazione garantisce uniformità di approccio e ottimizzazione delle risorse, evitando duplicazioni e sovrapposizioni che potrebbero compromettere l’efficacia dell’azione di recupero.

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