
Capri Revoca Autorizzazioni NCC: Tra Sicurezza Stradale e Tutela del Territorio
Il Comune di Capri ha adottato l’ordinanza n. 178 del 14 giugno 2025, con la quale ha revocato l’ordinanza n. 81 del 29 marzo 2025 che limitava a 20 il numero di autobus contemporaneamente circolanti sulla rete stradale comunale per il servizio di noleggio con conducente (NCC). Questo provvedimento rappresenta un significativo sviluppo nella complessa gestione del traffico turistico sull’isola azzurra e solleva importanti questioni giuridiche relative ai poteri comunali in materia di circolazione stradale e regolamentazione dei servizi di trasporto. La disciplina del servizio di noleggio con conducente trova il suo fondamento normativo in un articolato sistema di fonti che distingue tra diverse tipologie di servizio. Per quanto riguarda il noleggio con autobus, la normativa di riferimento è costituita dalla legge n. 218/2003 e dal Regolamento UE n. 1071/2009, mentre per le autovetture si applica la legge n. 21/1992. Il Codice della Strada, all’art. 85, stabilisce che il servizio di noleggio con conducente per trasporto di persone è disciplinato dalle leggi specifiche che regolano la materia, prevedendo che possano essere destinati a tale servizio anche gli autobus. La carta di circolazione di tali veicoli è rilasciata sulla base della licenza comunale d’esercizio. I Poteri Comunali in Materia di Circolazione Stradale L’art. 7 del Codice della Strada attribuisce ai Comuni ampi poteri di regolamentazione della circolazione nei centri abitati. In particolare, il sindaco può, con ordinanza, limitare la circolazione di tutte o di alcune categorie di veicoli nei casi in cui risulti necessario ridurre le emissioni derivanti dal traffico veicolare in relazione ai livelli delle sostanze inquinanti nell’aria nonché tutelare il patrimonio culturale, tenuto conto delle esigenze di mobilità e di tutela della produzione. Particolarmente rilevante è l’art. 8 del Codice della Strada, che disciplina specificamente la circolazione nelle piccole isole. La norma prevede che nelle piccole isole dove si trovino comuni dichiarati di soggiorno o di cura, qualora la rete stradale extraurbana non superi 50 chilometri e le difficoltà ed i pericoli del traffico automobilistico siano particolarmente intensi, il presidente della regione territorialmente competente può vietare che, nei mesi di più intenso movimento turistico, i veicoli appartenenti a persone non facenti parte della popolazione stabile siano fatti affluire e circolare nell’isola. La Giurisprudenza Amministrativa sul Servizio NCC La giurisprudenza amministrativa ha chiarito i principi fondamentali che governano il servizio di noleggio con conducente, con particolare riferimento alla distinzione tra le diverse tipologie di servizio e ai poteri comunali di regolamentazione. Il TAR Campania, con sentenza n. 4109/2023, ha evidenziato che sussiste una netta distinzione tra il regime autorizzatorio del servizio NCC Autovetture, disciplinato dalla legge n. 21/1992, e quello del servizio NCC Autobus, regolato dalla legge n. 218/2003. Mentre il primo è un regime contingentato sottoposto a numerosi vincoli, il secondo è sostanzialmente liberalizzato in attuazione della disciplina euro-unitaria. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 2537/2024, ha precisato che l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di NCC con autobus ha validità sull’intero territorio nazionale senza limiti territoriali ed è rilasciata alle imprese in possesso dei requisiti previsti dalla normativa europea. I Comuni non possono introdurre, mediante regolamento, ulteriori requisiti o condizioni per il rilascio dell’autorizzazione, né possono richiedere autorizzazioni supplementari per l’esercizio dell’attività nel proprio ambito territoriale. Le Esigenze di Tutela del Territorio Tuttavia, la stessa giurisprudenza ha riconosciuto che le esigenze di regolazione della viabilità, sicurezza e tutela ambientale di competenza comunale non possono condizionare il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di NCC, ma devono essere perseguite attraverso gli strumenti propri della disciplina della circolazione stradale, nel rispetto dei principi di proporzionalità e non discriminazione. Il caso di Capri rappresenta un esempio paradigmatico di come le amministrazioni locali debbano bilanciare le esigenze di tutela del territorio e della sicurezza stradale con i principi di libera circolazione e concorrenza che governano il mercato dei trasporti. L’Ordinanza di Revoca: Motivazioni e Implicazioni L’ordinanza n. 178/2025 del Comune di Capri revoca la precedente limitazione numerica degli autobus NCC, riconoscendo implicitamente che tale misura poteva configurare una limitazione non giustificata dell’attività economica. La revoca è stata disposta “in esecuzione di quanto disposto con Ordinanza del TAR Campania n. 1286/2025”, evidenziando come l’intervento giurisdizionale abbia ritenuto illegittima la limitazione numerica imposta. Il provvedimento di revoca è stato preceduto da una “conferenza annuale” con gli operatori del settore, dimostrando l’attenzione dell’amministrazione comunale al dialogo con le categorie interessate. Inoltre, l’ordinanza dispone la convocazione di una nuova conferenza per il servizio NCC con autobus, evidenziando la volontà di trovare soluzioni condivise per la gestione del traffico turistico. Le Prospettive Future La vicenda di Capri evidenzia la complessità della gestione del traffico turistico nelle località a forte vocazione turistica, dove le esigenze di tutela ambientale e paesaggistica si scontrano con i principi di libera concorrenza e circolazione. L’amministrazione comunale dovrà necessariamente individuare strumenti alternativi per la gestione del traffico che siano compatibili con la normativa europea e nazionale, privilegiando misure di carattere generale piuttosto che limitazioni specifiche per singole categorie di operatori. In questo contesto, assumono particolare rilevanza gli strumenti previsti dal Codice della Strada per la regolamentazione della circolazione, come l’istituzione di zone a traffico limitato, la disciplina della sosta e del parcheggio, e l’adozione di misure temporanee per la tutela della sicurezza stradale e dell’ambiente.
La revoca dell’ordinanza limitativa da parte del Comune di Capri rappresenta un importante precedente per la gestione del traffico turistico nelle località insulari. Il caso evidenzia come le amministrazioni locali debbano operare un attento bilanciamento tra le esigenze di tutela del territorio e i principi di libera concorrenza, utilizzando gli strumenti normativi disponibili nel rispetto della gerarchia delle fonti e dei principi costituzionali. La vicenda sottolinea inoltre l’importanza del dialogo tra amministrazioni e operatori economici per individuare soluzioni condivise che tengano conto delle specificità territoriali senza compromettere i principi fondamentali dell’ordinamento giuridico. In questo senso, la convocazione di una nuova conferenza annuale rappresenta un segnale positivo verso la ricerca di un equilibrio sostenibile tra sviluppo turistico e tutela ambientale.